- Katia Catera
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La pausa per le Nazionali, oltre una classifica aggiornata, lascia in eredità l’ennesima polemica legata alle decisioni arbitrali. Non bastava l’ingiusta espulsione subita da Llorente nella gara tra Romania-Spagna: tra gli episodi incriminati, ci sono i due calci di rigore assegnati all’Italia e alla Germania nella gare contro Finlandia ed Olanda.
Nella gara di Tampere lo scozzese Madden ha indicato il dischetto dopo aver visto un tocco di Vaisanen con il braccio sugli sviluppi di un tiro di Barella. Il difensore finlandese fa di tutto per togliere il braccio sulla conclusione del centrocampista azzurro: in presa diretta sembrava più che legittimo, poiché senza Var è un rigore che si dà per dinamica. Il direttore di gara non può aver visto granché dalla sua posizione, dato che si trovava sulla sinistra dell’azione mentre il tocco è avvenuto sulla destra. Quindi sembra esser andato ad intuito. Se ci fosse stato il Var (durante le gare di qualificazione ad Euro 2020 non è previsto) forse questo rigore sarebbe andato all’On Field Review e probabilmente cancellato. L’unica colpa che si può dare a Madden è dunque dovuta alla sua posizione durante il tiro di Barella. Probabilmente avrebbe concesso lo stesso il penalty, nonostante non si capisca chiaramente se il tocco sia stato di braccio o di spalla. Il buon senso ci suggerisce che un rigore come questo non dovrebbe essere fischiato.
Anche il tocco di De Ligt in Germania-Olanda rende fondamentale il Var. Il difensore olandese, poco prima che il pallone gli caschi sul polso, muove leggermente il braccio sinistro. Nonostante De Ligt fosse fermo e non sapesse neanche dove fosse il pallone in quel preciso momento, per Soares Dias non ci sono stati dubbi. Anche questo risulta un rigore molto generoso, dato che il numero tre dell’Olanda non allarga il braccio per difendere la posizione o contrastare Schulz. Secondo il regolamento la questione della congruità deve essere applicata nel momento in cui l'azione del calciatore sia volta a fare qualcosa di attivo, come giocare il pallone o difenderlo da un avversario. E in questo caso il gesto di De Ligt sembra del tutto casuale.
Rigori come quelli assegnati ad Italia e Germania forse con l’ausilio del Var verrebbero cancellati. Ma nei campionati dove la tecnologia non esiste, come bisogna comportarsi? Come abbiamo visto nell’episodio di Tampere, per un arbitro risulta fondamentale trovarsi in buona posizione durante l’azione di gioco: avere un’ottima visuale aiuta a non prendere decisioni affrettate. Nel caso dell’azione che ha portato al rigore per la Germania (Soares Dias era davanti al difensore dell’Olanda e ha visto tutto), basta invece ricordarsi ciò che dice il regolamento. Nel frattempo l’IFAB continua a lavorare per trovare una soluzione definitiva e per poter dare uniformità a questa complicata situazione.
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